Page 22 - Azzurra
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Azzua, che ado era una bella giovina, s’incam-
minò per il bosco.
Da un po’ di tempo percepiva il vibrare del teeno per
le equenti scoe di teemo e, quando pioveva, spo
vedeva anare pire e mi giù a valle. Frequentemente
udiva la voce serente degli animali che chiedevano
aiuto, ma la ditanza non le consentiva di comprendere
con chiarezza i loro mai.
Voleva rendersi conto di cosa si trae, quale foe il
pericolo incombente.
Imboccò la strada dinanzi alla porta della sua casa, co-
steiò il ume e quindi s’incamminò per un violo;
dopo il violo pre un sentiero, dopo il sentiero trovò
una collina, dopo la collina, il monte e da lì il bosco. Il
buio, so gli alberi solari, era prondo.
Si addentrò e vide una casa di legno. Era la capanna dove
viveva il taglialegna.
La giovana si accostò, nascosta dai cpugli, per vedere
cosa accade.
A tarda sera vide rientrare un uomo e subito percepì la
sua aura scura: il suo corpo emanava una radiazione
quasi nera! Avvertì la sua malvagità.
Lo vide bastonare il cane, che si era aena scostato da
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