Page 38 - Fantasilandia
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entra ti aiuterò a trovare la strada di casa … tra questi sentieri è facile per-
dersi sai? Non avere paura”.
Francesco si sentì subito rassicurato, Loren era una persona buona e le
persone buone hanno più fiducia nel prossimo.
Entrò in casa e si accorse subito che era piena di animali stranissimi.
“Non avere paura” gli disse Loren “io lavoro con gli animali e questi non
fanno alcun male”.
“Cos’é quello?” chiese Francesco indicando un animale che camminava
liberamente sul tappeto ed era pieno di aculei.
“Si chiama Spinoso è un riccio africano, è molto mite, bisogna solo fare
attenzione ai suoi aculei. A casa mia tutti gli animali sono liberi, sul retro
trovi anche una scimmietta, ma quella è un po’ dispettosa, meglio lasciarla
stare.”.
Francesco si avvicinò al riccio e se lo fece salire sulla mano, nel frattempo
un pappagallo dalle piume di mille colori aveva lasciato il suo appoggio per
volare alto in tutta la casa.
“E’ bellissima questa casa” disse Francesco con aria sognante “sembra
di stare allo zoo, ma senza gabbie”.
“Gli animali non sono nati per stare chiusi in gabbia, io li raccolgo quando
sono feriti, li curo e poi li riporto in libertà. Tranne Spinoso, lui non ne vuole
sapere di andarsene”.
Francesco si sedette sul divano e accanto a lui si “accomodarono” anche
i folletti, mentre le fatine, timorose, si nascosero dietro la sua nuca.
Dopo aver scambiato quattro chiacchiere, Loren si allontanò per prepa-
rargli un latte caldo ma quasi subito il suo sguardo si fermò in direzione
dei folletti “Oh Dio!” pensò Francesco “li ha visti!” ma Loren credendo che
fossero degli insetti prese lo scaccia mosche e cominciò a colpire il divano
“Pam Pam! Maledetti insetti!” e poi sorridendo si diresse verso la cucina.
I folletti avevano lo sguardo terrorizzato, avevano rischiato di finire
schiacciati da una palettina rossa.
“Ma ci ha visto?” chiese Scindibù tremante.
“Si” rispose Francesco soddisfatto
“Ma non vi ha riconosciuto! E’ un buon segno, nessun adulto vi avrebbe
visto … sapete cosa significa questo? Che abbiamo buone speranze!”
esultò Francesco saltando dal divano.
Dopo qualche minuto Loren si avvicinò con una tazza di latte fumante e
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