Page 36 - Fantasilandia
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minciarono a litigare “Lo dovevo dire io!” replicò uno dei due “Cosa?” - con-

           tinuò’ l’altro - “Eravamo rimasti che lo avrei detto io!”.
              “Ehi, Ehi, non litigate, parlate uno per volta, tu come ti chiami?” chiese

           Francesco rivolgendosi al folletto con gli occhi verdi “sono Scindibù e lui
           Adadì”.
              “E io sono Lola” continuò la fatina “e lei è mia sorella Lula, ci puoi distin-

           guere dal colore delle ali, io le ho dorate e mia sorella rosa”.
              “Molto piacere amici d’avventura” rispose Francesco “adesso dobbiamo

           soltanto trovare Loren. Tappeto chiuditi!”.
              Il tappeto eseguì subito il suo comando e si chiuse a incastro diventando

           simile a un piccolo borsello che Francesco sistemò dentro la tasca del pan-
           talone.

              “Perlustriamo la zona senza farci notare … Be’ per voi sarà semplice …
           io mi nasconderò dietro le siepi!”.

              Dalla siepe Francesco si accorse che erano atterrati su una collina dalla
           quale riuscivano a vedere il lago e la casa di Loren: il tappeto aveva fatto il

           suo dovere, avevano raggiunto il luogo giusto.
              Francesco cercò di organizzare le idee, si ricordò di quello che gli aveva

           detto Baba Yoga prima di lasciarlo andare “se credi profondamente in qual-
           cosa, troverai le forze per superare ogni difficoltà” … doveva soltanto ca-

           pire come!
              “Bene ragazzi, innanzitutto copriamo le nostre tracce, abbiamo distrutto
           tutta la vegetazione con il nostro arrivo. Prendete dei rami, presto aiuta-

           temi, nascondiamole con dei cespugli”.

              Si diedero tutti subito da fare ed anche i folletti, nonostante litigassero
           spesso, fecero un buon lavoro.
              “Se non fosse stato per me non saresti riuscito a spostare neanche un

           ramo!” disse Adadì.
              “La verità è che non mi hai visto perché ero troppo veloce” rispose Scin-

           dibù.
              “Ma senti che moccioso presuntuoso, vieni qua che ti faccio vedere io chi

           è il più veloce a dare i pugni!”.
              I due folletti cominciarono ad azzuffarsi e Francesco li riprese subito

           “Adadì! Scindibù! Smettetela, non abbiamo tempo da perdere litigando!”.
              I folletti si guardarono, sorrisero e si abbracciarono, ma la loro pace durò

           poco.




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