Page 31 - Fantasilandia
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ritrovi!”.
Tortorì rimase pietrificato! Non era la prima volta che la maga lo rimpro-
verava e a lei non poteva certo opporsi.
“Cosa devo fare?” chiese soltanto.
“E lo chiedi a me? Io ti ho già risposto, ora sta a te trovare la soluzione e
questa volta farai bene a trovarla in fretta, altrimenti ... grrr!!” la maga
scomparve lasciando una scia grigia e fumante. Questa volta Tortorì
l’aveva fatta arrabbiare davvero!
“Sono d’accordo con Baba Yoga” disse Francesco che aveva sentito tutta
la discussione “come puoi arrenderti dopo avere affrontato quel lungo viag-
gio e dopo avere perso un compagno di grande valore? Il mio cuore è a
pezzi per la morte della Fenice. Sono arrivato sin qui per portare il messag-
gio degli Abatua, ho attraversato Fantasilandia superando le mie paure e
adesso devo sentirmi dire, dall’essere che avrebbe dovuto aiutare i miei
amici, che non c’è nulla da fare? “.
“Ma cosa posso fare io?” rispose Tortorì tra le lacrime.
“Devi crederci! Devi credere che Fantasilandia possa tornare a essere
come prima! Solo un cuore di bambina che donò gratuitamente avrebbe
potuto aiutarci, cosa voleva dire Baba Yoga?”.
D’improvviso Aurora s’illuminò di gioia.
“Ho io la soluzione: è Loren” disse guardando il girasole “Loren, la ricor-
date? La bambina che aiutò il girasole a realizzare il suo desiderio!”.
“Certo che me la ricordo” rispose Tortorì “ma che c’entra?”.
“Rifletti un attimo: i bambini che arrivano a Fantasilandia realizzano i
loro sogni, le loro fantasie, invece Loren realizzò il sogno di un abitante di
Fantasilandia, senza chiedere nulla per se stessa. E’ lei il cuore che donò
gratuitamente!”.
“Ma Loren ormai sarà una donna?” continuò Tortorì.
“Appunto!” lo riprese Aurora scuotendo il capo “l’adulto del quale ab-
biamo bisogno! Loren è l’adulto che dobbiamo portare a Fantasilandia!”.
Gli occhi di Francesco s’illuminarono, Aurora aveva interpretato il mes-
saggio di Baba Yoga, s’intravedeva una piccola speranza!
Nessuno sapeva come avrebbe fatto il ragazzo a portare Loren a Fanta-
silandia, ma in un istante l’aria tesa e triste divenne allegra e gioiosa, e
anche Tortorì cominciò a esultare gridando a squarciagola “Sono uno zuc-
cone, hai proprio ragione Baba mia!”.
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