Page 30 - Fantasilandia
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zione, prendila tra le mani e strofinala. Il vero coraggioso non è colui che
non ha paura di nulla, ma colui che è disposto ad affrontare le sue paure”.
Baba Yoga lo accompagnò fuori e mostrandogli la strada del ritorno gli
disse “Adesso è il momento di andare, il mio compito è finito. Sappi che un
cuore di bambina che donò gratuitamente potrà aiutarti. Va e non voltarti
fino a quando non sarai arrivato!” Un albero, infatti, aveva allungato il suo
ramo e dalla valle delle due lune, superando il vuoto, aveva raggiunto il
bosco.
Francesco avrebbe voluto abbracciarla ma si trattenne.
Salì sul ramo, mise in tasca la sfera e cominciò il suo rientro verso Fan-
tasilandia.
Il Ritorno
Il rientro atteso da tutti non fu dei migliori. I loro volti tesi e tristi non la-
sciavano dubbi, la spedizione era stata un fallimento e, l’assenza della Fe-
nice, confermava questo brutto presentimento.
In effetti, Tortorì non aveva gradito la soluzione suggerita da Baba Yoga,
per lui oramai Fantasilandia era spacciata.
Aurora abbracciò calorosamente Francesco e lo convinse a riposarsi un
po’ sul letto di piume. Il ragazzo accettò volentieri e senza dire una parola
scomparve tra le pareti di cielo azzurro.
Nel frattempo, Tortorì raccontò a tutti l’esito del viaggio.
La soluzione che Baba Yoga aveva suggerito era irrealizzabile, oramai
per loro c’era un solo destino: l’estinzione.
Tutti caddero nello sconforto, tranne Aurora.
“Dobbiamo fare un tentativo” disse rivolgendosi ai presenti “Baba Yoga
ha creduto in Francesco, sa che lui può farcela!”.
“Ma è impossibile” sbottò Tortorì “arrendiamoci all’evidenza, gli uomini
e le donne del mondo reale sono chiusi nel loro egoismo, non credono più
ai sogni, che speranze abbiamo?”.
“Sei uno zuccone!” echeggiò una voce dall’alto.
Baba Yoga si era materializzata sopra di loro e con aria severa guardava
il suo amico Tortorì “Che cosa sei venuto a fare alla valle delle due lune zuc-
cone! L’ho sempre detto che hai poco cervello in quella testa grande che ti
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