Page 38 - Azzurra
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il mio villaio.”
Gli Angeli, pur vedendo la difficoltà di Azzua, pe-
vano intervenire soltanto diro dira invocazione e va-
lutando che la richita non foe in contrasto con le
interdizioni che il Padrerno ha imposto ai suoi i-
stenti: il divio è quello di sovraorsi alle disioni di
ciascuno e di intromersi sul dtino degli uomini e del
mondo.
Per una libera azione di Azzua, quella di aiutare il
cane e l’asinella, lei perse la chioma e la ciocca azzua
con la sua energia pente, quella che avrebbe avuto la
forza naria per contenere il teeno. Perse cosi il dono
che Dio le aveva elargito, cambiando il suo dtino. Tua-
via l’energia della ciocca azzua non venne sprata:
a plasmò la bontà di un uomo.
Considerando tali circostanze, gli Angeli ritennero giusto
intervenire.
Un gruo affeò il groo mo prima che pripi-
te a valle. Un altro si avvicinò ad Azzua e insieme
auantarono l’altro capo del capello. Lo tirarono, solle-
vando il teeno.
Tuavia non era sufficiente tale azione per salvare il
villaio: gli Angeli non avrebbero puto mantenere il
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