Page 7 - Fantasilandia
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a tremarle sotto i piedi.

              Loren ebbe un po’ di paura così, l’albero accanto a lei, allungò il ramo e
           sollevandola dal suolo, l’avvicinò al suo tronco per rassicurarla.

              “Non preoccuparti” le disse “è solo il tuo desiderio che si sta realizzando”.
              A quel punto il fusto del girasole cominciò a diventare sempre più alto,
           fino a superare gli alberi che lo circondavano; il colore del suo fiore diventò

           luminoso come i raggi del sole e, la sua bocca, non riuscì a trattenere una
           melodia meravigliosa che attirò tutti i bambini di Fantasilandia.

              Il girasole non credeva alle sue orecchie e dovette spesso abbassare il
           tono della voce: abituato com’era a urlare, rischiava di cantare troppo

           forte!
              I bambini erano estasiati e tutti si commossero all’ascolto di quella me-

           ravigliosa melodia: gli alberi muovevano i loro rami a suon di musica, i fiori
           e i monti ondeggiavano seguendo il ritmo, gli uccelli dai mille colori volteg-

           giavano attorno al girasole creando un arcobaleno e, l’atmosfera, diventò
           magica.

              Si festeggiò sino a tarda notte e solo quando la festa finì, il Girasole com-
           mosso si abbassò cercando Loren. Com’era diventata piccola adesso!

              Chinato il tronco, allungò le sue foglie e la sollevò dal suolo abbraccian-
           dola dolcemente.

              “Non dimenticherò mai ciò che hai fatto per me piccola Loren” le sus-
           surrò all’orecchio “il mio canto sarà sempre dedicato al tuo cuore sensibile
           e generoso poiché avresti potuto realizzare un tuo sogno, ma hai preferito

           aiutare un piccolo fiore infelice”.

              Da allora il Girasole Gigante cantò sempre mettendo a disposizione di
           tutti la sua splendida voce e, ogni angolo del mondo della fantasia, fu deli-
           ziato dalla melodia dei suoi canti.

              Loren tornò nel suo mondo, non sapeva ancora che un giorno avrebbe
           dovuto farvi ritorno.





                                               La Rivelazione




              Fantasilandia era proprio un posto fantastico e non era mai lo stesso!
           Cambiava tutte le volte che dalla stazione ferroviaria si sentiva la voce stri-

           dula di Tortorì, uno gnomo di colore verde dalle grandi orecchie a punta,




                                                                                                   Pag.  5
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