Page 29 - Azzurra
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                  i orbivano, sembrava incrementarsi ogni giorno di

                  più.


                    Azzua non era più tornata al villaio, era sempre vi-

                  cina ai suoi amici, pronta ad accoere tue le ni,


                  quando il boscaiolo era preda del suo sonno oscuro. Si ripo-


                  sava nella tana che un ghiro le aveva ceduto e mangiava

                  ui di bosco. Gli animali vegliavano su di lei: nuno


                  le faceva del male neanche i lupi.

                    Spo pensava a cosa pe fare anche per gli abitanti


                  del bosco e per il suo villaio che rischiava di ere se-


                  polto dalla tea. Non le veniva nuna idea e lei si rat-

                  tritava.


                    Il boscaiolo, sorpro dallo strano benere degli animali,

                  si insospì e dise di veriicare di persona la natura


                  dell’evento miterioso.


                    Finse di addormentarsi e intravide la giovina che,

                  quaa quarta, entrava nella stalla.


                    La ciocca azzua brillava della sua abituale fosfore-

                  scenza ed era pertanto visibile nel buio della ne e della


                  luna nuova, tanto da consentire all’uomo di affeare la


                  ragazza per le spalle e immobilizzarla.

                    Era pronto a sfearle un sonoro ceffone ma la sua mano


                  si fermò a mezz’aria.




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