Page 55 - Francesca
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Cantava giorno e notte e c’era una gi-
          randola di sentimenti nel suo salmodiare e

          forse una nascosta verità.

            La  voce  volava  lontano  fino  al  luogo
          dov’erano nascosti gli animali che il Pic-

          colo Popolo proteggeva dal freddo.

            Gli animali erano felici di sentirla can-
          tare ma c’era sempre troppo freddo per po-

          tersi avvicinare a quella voce.
            I passeri, capaci di sopportare di più quel

          freddo, volarono al castello. Si poggiarono

          sul davanzale della piccola finestra in alto
          e poi entrarono poggiandosi sulla testa e

          sulle spalle di Francesca.

            Il re invece era infastidito dalla voce ma
          ancor più dalle parole.

            Impediva a se stesso di sentire la nenia,

          coprendo le orecchie con un cuscino e cam-
          minando  a  passi  spediti,  in  lungo  e  in

          largo, per saloni e corridoi.

            Ma una sera, non appena il sole si na-
          scose alle spalle della collina, non riuscì più

          a sopportare quelle parole intrise di senti-

          menti che gli erano ignoti.
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