Page 12 - Azzurra
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                  pente predatore.

                    Gli Angeli, che erano stati incaricati da Dio di insegnarle


                  ciò che gli uomini non erano in grado di fare, l’addtra-

                  rono a percepire i suoni che l’orchio umano non e capace


                  di udire. Azzua cosi riusciva a sentire la voce degli An-


                  geli che le comunicavano araverso il pensiero, i mai

                  subliminali che provenivano dai piccoli abitanti dei


                  campi, gli inasuoni e gli ultrasuoni della Tea e del

                  Cielo. Era infai in grado di


                    percepire anzitempo, ancor prima degli animali, tee-


                  mi e temporali.

                    Conobbe anche l’intima enza che si sprigionava dalle


                  sue mani e imparò ad usarla: Azzua disponeva della

                  facoltà di guarire le ferite e calmare le/serenze di uo-


                  mini, piante e animali, soltanto imponendo su di i le


                  mani aperte.

                    Imparava rapidamente e subito meva a uo i suoi


                  arendimenti per farli diventare oo di perienza.

                  Vuoi per ercizio o semplicemente per gioco, rafforzava


                  i suoi peri. Imponeva le mani su tui gli eri serenti


                  che, orbendo la sua energia viviicante si rialzavano

                  come tante ttoline di bimbi, più vivi che mai. Quando


                  riusciva a rinvigorire un roso ricolmo di rose proché




                                                                                    Azzurra  -  pag. 7
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