Page 7 - Azzurra
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                  sulle guance e raccoglievano le lacrime dentro ampolle

                  trasparenti... ma lei non riusciva a vedere tali Eeri e-


                  rei e delicati né a sentire le loro parole di conforto. Anche

                  gli Angeli le volevano bene ma non pevano aiutarla poi-


                  ché non avevano la poibilità di dare la vita: tale compito


                  era clusiva compenza di Dio.

                    Una ne di luna piena la pia donna sedeva ai piedi di


                  un pergolato di vite, nascosta tra i pampini che l’autunno

                  inoltrato aveva colorato di giallo e di roo. Pregò Dio per


                  l’ultima volta prima di regnarsi ed accare l’avanzare


                  del tempo e di conseguenza la sua aridità.

                    Die: “Ho ancora tanto amore da dare e giacché non mi


                  è stata conca l’oortunità di donarlo ad una mia crea-

                  tura, lo spargerò in Cielo no a raiungere il Sole e la


                  Luna perché da i deriva il benere della Tea e del


                  Mare. Ringrazierò il Sole che riscalda la Tea e le fa pro-

                  due piante e ui; ringrazierò la Luna piena che der-


                  mina le maree e una moltitudine di pci. Per i il

                  mondo è vivo e vario e gli uomini di ogni parte poono


                  sfamarsi”.


                    Pregò e versò le ultime lacrime che colmarono la sima

                  ampolla.


                    In ogni plenilunio, da un tempo incommensurabile, tui




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