Page 40 - Francesca
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Camminando e camminando, seduto sul
suo carro, giunse nei pressi del Villaggio
delle Bisce Nere.
Il buio della sera aveva ricoperto tutto il
cielo, a parte una striscia sottile che cor-
reva lungo l’orizzonte ma che non riusciva
a schiarire il velo di caligine opaca che lo
velava.
Man mano che si avvicinava al villaggio
la nebbia si infittiva, colorando il paesag-
gio di un grigiore sepolcrale. Le piantine,
sparse qua e là e piuttosto rinsecchite,
erano ricoperte di guazza gelida e il mer-
cante sentiva sempre più freddo.
Nella strada non c’era anima viva. Le
persone erano rifugiate nelle loro case, ac-
coccolate dinanzi al camino, nonostante
fosse quasi estate.
«Che paese è mai questo?», si chiese,
«Freddo in estate. Mah!»
Man mano che proseguiva il freddo di-
ventava sempre più lancinante. I cavalli
diventavano sempre più irrequieti fino a
fermarsi piantando gli zoccoli a terra.
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