Page 44 - Francesca
P. 44
non ne volevano sapere di salire sul colle,
si incamminò illuminato dal chiarore della
luna piena.
L’acqua del fossato attorno alle mura del
castello era una distesa di ghiaccio e i sol-
dati, coperti da spesse coltri pesanti, son-
necchiavano infreddoliti, giacché quel gelo
aveva rattrappito i loro muscoli e anneb-
biata la loro mente.
In silenzio, a passi lenti, tra una serie di
scivoloni, il mercante attraversò il fossato.
Quindi, con le spalle appoggiate alle pareti
e con i denti che battevano, si appropinquò
a ridosso del giardino.
I fiori erano grandi e ricoperti da uno
spesso strato di cristalli di ghiaccio che,
sotto i raggi della luna, cambiavano conti-
nuamente di colore.
«Sono iris! Che splendore! Sono gli iris più
belli che io abbia mai visto! La mia piccola
Francesca ne sarà felice!» Commentò.
Prese dalla cintola il suo coltello e ne re-
cise uno.
Poi ritornò quatto quatto verso il suo
40