Page 3 - Lu stranu viaggiu
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A me piace oggi rileggermi e spero che lo stesso accada a chi avrà l’op-
portunità di avere sotto gli occhi “Lu stranu viaggiu”.
Immagino, dunque, di immettermi nel modo dell’al di là, immaginato non
come quello dantesco, suddiviso in Inferno, Purgatorio e Paradiso, se-
condo i dettami della fede, ma come un unico corpo esistente avulso dalla
vita terrena, attraverso i l quale gli uomini sono costretti a transitare se-
condo la famosa teoria della trasmigrazione delle anime detta “Metempsi-
cosi” Quando un uomo muore, la sua anima trasmigra in questo mondo,
che é “iperuranio”, secondo la teoria platonica, e vi sosta quel tanto che si
è meritato nella vita terrena per poi rinascere in un altro corpo. Dopo un
altro ciclo di vita terrena ritorna nell’altro mondo fino a quando, raggiunta
la perfezione, vi resterà in eterno a godere della visione di Dio e dei Santi.
Ciò perché, appunto, ritengo l’aldilà il vero mondo reale di cui la vita ter-
rena è semplicemente una brutta copia. Insomma è la teoria filosofica di
Platone, alla quale dà spazio la mia opera: le anime attraversano queste
due realtà secondo, appunto, le regole della metempisicosi delle anime.
Questo discorso che ho messo in piedi non ha nulla a che vedere con
la questione religiosa, cattolica che è quella descritta da Dante e non coin-
volge il mio credo cattolico, poiché io credo nel triplice regno dell’altro
mondo come Santa Madre Chiesa ci insegna. La questione vera di tale
geografica ricostruzione della realtà quotidiana e dell’oltretomba è che tale
finzione mi ha consentito di semplificare il lavoro che mi ero proposto d’
affrontare. Ricalcare la geografia dantesca sarebbe stato per me troppo
oneroso in termini d’impegno letterario e filosofico. Insomma la semplifi-
cazione eseguita mi ha consentito di procedere più speditamente nel con-
seguire gli scopi dell’opera che sono: il mostrare un po’ della mia cultura,
il divertimento di scrivere usando espressiono dialettali, prendere in giro
alcuni personaggi, esprimere alcune mie convinzioni … Tutto nei limiti di
un passatempo vario e variopinto, condito da affondi nel mondo classico,
quello filosofico e quello quotidiano.
Quindi il voler ricercare verità di fede e quant’altro è del tutto fuori luogo,
anche se qualcuno, leggendo avrà la possibilità di tuffarsi in un mondo
culturale non nuovo e di certo proficuo per la propria formazione spirituale.
Per il resto è … “curtigghiu”.
Spero di aver dato un quadro abbastanza veosimile della mia opera e
dei miei intendimenti.