Page 9 - Francesca
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glio maschio!
            «Se mi sposerai, diventerai una regina!

          Sarai una ricca sovrana, elegante e felice!»

            Iris scosse la testa.
            «Non ho mai desiderato diventare ricca:

          il denaro non dà la felicità! » Rispose de-

          terminata.
            Il  re,  all’ennesimo  diniego,  contrasse  il

          viso in un’orrenda smorfia. Una ridda di
          pensieri taglienti come spade e di infausti

          presagi gli attraversò la mente: l’avrebbe

          rapita.
             Il ratto avvenne qualche giorno dopo: il

          vaticinio si era avverato!

            Tra le lacrime, Iris vide il suo villaggio
          allontanarsi e scomparire, come fosse stato

          un miraggio nella sua vita, e avvicinarsi

          sempre  di  più  il  castello  e  lo  stemma  in
          cima  al  portone:  due  bisce  nere  attorci-

          gliate intorno a un cuore, sopra due spade

          incrociate… presagio di sofferenza e disa-
          more.

            Il  re  rinchiuse  la  dolce  fanciulla  nella

          stanza in cima alla torre, promettendo che
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