Page 45 - Azzurra
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forti che mai e la ciocca ritornò a risplendere di luce az-
zua.
Poi, quando fu certa che gli alberi foero crciuti abba-
stanza, considerò che il tempo della sua permanenza
sulla Luna foe concluso.
Era l’ennima ne di luna piena. La luce argentea ri-
schiarava il cielo, consentendole di vedere la strada da per-
coere.
Realizzò una sorta di imbracatura, pando so le
gambe la sua ciocca azzua a mo’ di cosciale, si mise a
cavalcioni su una delle sezioni del capello, vi annodò
l’tremità della ciocca e scivolò lentamente verso il vil-
laio.
Impiegò tua la ne per aivare ma quando un velo
di rosa cominciò a schiarire il prondo blu, rimase na-
scosta dalle onde degli alberi per non intimorire gli ani-
mali per la sua improbabile prenza.
Alle luci dell’alba di una meravigliosa primavera, due
cuccioli di lepre la videro e, spaventati dalla sconosciuta
prenza, fuirono.
“Mammina, nel bosco c’è una donna con i capelli az-
zui!” Gridarono alla mamma lepre.
Incredula la mamma lepre rispose: “No piccolini, è uo
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