Page 31 - Francesca
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cose che conciliasse le opposte soluzioni.
            Cantarono in coro: «Il caos genera sem-

          pre una stella danzante. Lasciamo che egli

          ne crei una splendente d’amore!»
            Prese nuovamente la parola la fata Iris

          dell’arcobaleno:    «Per  ricordare  la  dolce

          Iris, con la quale condivido il nome, pro-
          pongo di lanciare un incantesimo. Circon-

          deremo  di  freddo  intenso  l'esterno  del
          castello, così come freddo è il cuore del re.

          Allontaneremo gli animali ma le piante di-

          verranno cristalli di ghiaccio. Anche gli
          iris del giardino ghiacceranno ma ripren-

          deranno a vivere solo quando il re pian-

          gerà d’amore.»
            Fate ed elfi chinarono ripetutamente le

          testoline in segno di assenso.

            Iris  dell’arcobaleno  continuò  decisa  e
          convincente: «Io impersono, con le mie ali

          e la mia pelle colorata, l’arcobaleno. Esso è

          un segno divino di speranza e annuncia il
          bel tempo: dopo le nubi c’è sempre l’arcoba-

          leno e il sereno è vicino. Anzi, è proprio

          quando  piove  che  si  forma,  con  il  sole,
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